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Vendere cani senza pedigree: cosa dice la legge

vendere cani senza pedigree

 

La vendita di cani senza pedigree è un tema spesso dibattuto, sia per questioni legali che etiche. Molti allevatori e privati si chiedono se sia possibile vendere un cane senza pedigree e quali siano le conseguenze di tale pratica. In questo articolo, esploreremo cosa dice la normativa italiana riguardo la vendita di cani senza pedigree e i rischi legali e pratici associati.

È legale vendere cani senza pedigree?

In Italia, la vendita di cani senza pedigree è permessa, ma esistono limitazioni importanti da rispettare per evitare sanzioni e problemi legali. Il pedigree è il documento ufficiale che certifica la purezza della razza del cane ed è rilasciato dall'Ente Nazionale Cinofilia Italiana (ENCI). Senza questo documento, un cane non può essere considerato ufficialmente di razza, anche se possiede tutte le caratteristiche tipiche della razza stessa.

Chi può vendere un cane senza pedigree?

Privati

I privati possono vendere cani senza pedigree solo se i cuccioli sono nati in casa e senza scopo di lucro. Non possono dichiarare il cane come "di razza", ma solo come simile a una razza (ad esempio, "simil Labrador" o "tipo Bulldog").

Allevatori registrati

Gli allevatori professionisti, iscritti all'ENCI e con un affisso riconosciuto, sono obbligati a fornire il pedigree per ogni cucciolo di razza che vendono. Vendere un cane senza pedigree in queste circostanze è una violazione delle normative cinofile e potrebbe portare a sanzioni.

Vendere un cane come "di razza" senza pedigree è illegale

Se un venditore dichiara falsamente che un cane è di razza senza fornire il relativo pedigree, si configura un caso di truffa ai sensi del Codice del Consumo (D.lgs. 206/2005).

Conseguenze legali:

  • L'acquirente ha diritto a richiedere il rimborso o fare denuncia per truffa.
  • Il venditore può essere multato e, in casi gravi, subire azioni legali per frode commerciale.

Cosa verificare prima di acquistare un cane senza pedigree?

Se si desidera acquistare un cane senza pedigree, è fondamentale fare attenzione ad alcuni aspetti legali e pratici:

  • Chiedere informazioni sull'origine del cane e verificare le condizioni dell’allevamento o della casa del venditore.
  • Evitare acquisti frettolosi su Internet, specialmente se il prezzo è troppo basso.
  • Richiedere documenti veterinari per assicurarsi che il cucciolo sia in salute e abbia ricevuto vaccinazioni e microchip.
  • Diffidare di chi vende cuccioli come "di razza" senza fornire il pedigree.

Cani senza pedigree: cosa significa realmente?

Quando un cane è privo di pedigree, significa che non è ufficialmente riconosciuto come appartenente a una determinata razza da un ente certificatore, come l'Ente Nazionale Cinofilia Italiana (ENCI) in Italia o la Federazione Cinologica Internazionale (FCI) a livello internazionale. Questo aspetto comporta diverse implicazioni sia dal punto di vista legale che pratico.

1. Non è ufficialmente riconosciuto come appartenente a una razza specifica

Il pedigree è l’unico documento valido per attestare che un cane appartiene a una determinata razza. Anche se un cane ha tutte le caratteristiche morfologiche e comportamentali di una razza specifica, senza pedigree non può essere considerato ufficialmente di razza.

Esempio:
Un cucciolo che assomiglia a un Labrador Retriever, ma senza pedigree, sarà considerato "simil Labrador" o "tipo Labrador", ma non potrà essere iscritto a gare o esposizioni cinofile ufficiali.

2. Non si conosce la sua genealogia ufficiale

Il pedigree non è solo un certificato estetico, ma fornisce informazioni sulla genealogia del cane, includendo i genitori, i nonni e gli antenati fino a diverse generazioni. Questo permette di verificare l’assenza di incroci non dichiarati o malattie ereditarie comuni nella razza.

Un cane senza pedigree:

  • Può essere un incrocio non dichiarato, anche se ha l’aspetto di una razza pura.
  • Può avere problemi genetici sconosciuti, che nei cani di razza certificati vengono monitorati con controlli specifici.

Esempio:
Un cane senza pedigree potrebbe essere il frutto di accoppiamenti casuali, mentre un cane con pedigree proviene da una selezione mirata a mantenere le caratteristiche della razza.

3. Nessuna garanzia sulle caratteristiche morfologiche e comportamentali

Il pedigree garantisce che un cane sia conforme agli standard della razza definiti dagli enti cinofili, sia dal punto di vista fisico che comportamentale.

Senza pedigree, non vi è alcuna certezza che il cane:

  • Mantenga le dimensioni tipiche della razza (potrebbe essere più grande o più piccolo del previsto).
  • Abbia il temperamento tipico (ad esempio, un Border Collie senza pedigree potrebbe non avere l’istinto da pastore tipico della razza).
  • Sia esente da malattie ereditarie comuni nella razza.

Esempio:
Un cane privo di pedigree non può garantire le qualità di un vero pastore tedesco, perché potrebbe avere tratti genetici non previsti nello standard.

4. Un cane senza pedigree può comunque essere un ottimo compagno

Non avere il pedigree non significa che un cane sia meno affettuoso o meno adatto alla vita in famiglia. Anzi, molti cani senza pedigree sono animali dolci, intelligenti e fedeli, perfetti come compagni di vita.

  • Può essere adottato in rifugi o da privati in modo responsabile.
  • Non avere il pedigree non influisce sulla sua capacità di essere addestrato o amato.
  • Molti cani senza pedigree eccellono in discipline come l’agility o la pet therapy.

Quali sono i rischi nell vendere di cani senza pedigree?

Vendere cani senza pedigree comporta diversi rischi, sia per chi li vende che per chi li acquista. In Italia, la normativa sulla vendita degli animali stabilisce regole precise per tutelare il benessere degli animali e garantire trasparenza nelle transazioni.

Rischi legali per il venditore

Chi vende un cane ha la responsabilità di fornire informazioni veritiere e complete sull’animale. Secondo la legge italiana:

  • Un cane può essere venduto come “di razza” solo se dispone di un pedigree rilasciato dall’ENCI (Ente Nazionale della Cinofilia Italiana), che certifica la sua genealogia e il rispetto degli standard della razza.
  • Dichiarare che un cane è di razza senza poterlo provare con un documento ufficiale è considerato pubblicità ingannevole, un reato punibile con sanzioni economiche e, nei casi più gravi, con conseguenze legali più severe.
  • Chi alleva e vende cani senza seguire le normative vigenti potrebbe essere sanzionato per attività commerciale abusiva, con multe e possibili sequestri degli animali.
  • Inoltre, la vendita senza adeguata documentazione può essere interpretata come una violazione delle normative sul commercio degli animali, specialmente in caso di allevamenti non registrati.

Rischi per l’acquirente

Chi acquista un cane senza pedigree si espone a diversi problemi:

  • Mancanza di garanzie sulla salute: il pedigree certifica che i genitori del cane sono stati sottoposti ai controlli genetici e sanitari richiesti per la razza. Senza di esso, il rischio di malattie ereditarie o difetti genetici aumenta.
  • Problemi comportamentali: i cani di razza vengono selezionati per mantenere determinate caratteristiche comportamentali. Senza una genealogia tracciabile, l’animale potrebbe avere un carattere differente da quello atteso, rendendo più difficile la gestione da parte del proprietario.
  • Limitazioni nelle attività cinofile: senza pedigree, il cane non può partecipare a esposizioni, gare o eventi ufficiali riconosciuti. Questo può essere un problema per chi desidera praticare attività sportive o cinofile con il proprio cane.
  • Possibile truffa: alcuni venditori potrebbero spacciare cuccioli di incroci per cani di razza, ingannando l’acquirente che solo successivamente si renderà conto delle differenze.

Per evitare questi rischi, è fondamentale acquistare un cucciolo solo da allevatori certificati e verificare sempre la documentazione prima dell’acquisto.

Come vendere un cane senza pedigree in modo legale

Se si desidera vendere un cane senza pedigree, è fondamentale rispettare alcune regole per evitare problemi legali e garantire una vendita trasparente e corretta. In Italia, la vendita di animali è regolata da normative specifiche che tutelano sia il venditore che l’acquirente, oltre a garantire il benessere del cane stesso.

1. Non dichiarare il cane come “di razza”

Uno degli errori più comuni che può portare a problemi legali è dichiarare che un cane è di razza senza poterlo dimostrare. La normativa italiana stabilisce che un cane può essere definito “di razza” solo se dispone di un pedigree ufficiale rilasciato dall’ENCI (Ente Nazionale della Cinofilia Italiana). Senza questo documento, l’animale deve essere venduto come meticcio o senza pedigree, senza fare riferimenti alla razza di appartenenza.
 Dichiarare il contrario costituisce pubblicità ingannevole, una pratica vietata dal Codice del Consumo, che può portare a sanzioni anche elevate. È quindi essenziale essere onesti con gli acquirenti e specificare chiaramente l’assenza di certificazione genealogica.

2. Fornire il libretto sanitario e il microchip

Anche se il cane non ha pedigree, il venditore è obbligato a rispettare alcune norme sanitarie per garantire il benessere dell’animale e fornire all’acquirente la documentazione necessaria.
 Prima della vendita, il cane deve essere:

  • Registrato all’anagrafe canina tramite l’applicazione del microchip. Questo dispositivo, obbligatorio per legge, permette di identificare l’animale e il suo proprietario, evitando problemi di smarrimento o abbandono.
  • Dotato di libretto sanitario, rilasciato e compilato da un veterinario, che deve attestare le vaccinazioni effettuate, i trattamenti contro parassiti interni ed esterni (sverminazione), e lo stato generale di salute del cucciolo.
  • Se il cane ha più di 60 giorni, deve già essere stato sottoposto alle prime vaccinazioni obbligatorie.

Fornire questa documentazione è un dovere del venditore e una garanzia per l’acquirente, che potrà verificare lo stato di salute del cucciolo prima dell’acquisto.

3. Vendere il cane a un prezzo equo

Un altro aspetto importante riguarda il prezzo di vendita. I cani senza pedigree non hanno lo stesso valore di mercato di quelli certificati, poiché la mancanza di documentazione non offre garanzie sulla genealogia e sulle caratteristiche della razza.
 Richiedere un prezzo troppo elevato potrebbe essere considerato una pratica scorretta nei confronti degli acquirenti, che potrebbero sentirsi truffati. Il valore di un cane senza pedigree varia in base a diversi fattori, tra cui:

  • Il costo delle cure veterinarie già sostenute (microchip, vaccini, sverminazioni).
  • Le spese di mantenimento del cucciolo fino alla vendita.
  • La richiesta sul mercato per quel tipo di cane, senza però esagerare con il prezzo.

Un venditore corretto deve informare in modo trasparente l’acquirente e proporre un prezzo giusto, evitando di speculare sulla vendita di cuccioli non certificati. Inoltre, è buona pratica assicurarsi che il cane venga affidato a una persona responsabile, che possa offrirgli cure adeguate e un ambiente adatto alla sua crescita.

Conclusione

Vendere cani senza pedigree è legale, ma solo a determinate condizioni. È fondamentale non dichiarare il cane come di razza, fornire tutta la documentazione sanitaria e rispettare le normative vigenti.

Se stai cercando di acquistare un cane, fai attenzione agli annunci che parlano di “cane di razza senza pedigree”, perché potrebbe trattarsi di una pratica scorretta. Assicurati di ricevere tutte le informazioni necessarie e, se desideri un cane di razza pura, affidati solo ad allevatori certificati ENCI.


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